DESCRIZIONE ANALITICA DEI TOPONIMI

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EMPEDOCLE, VIA

(Secolo V a.C.) Filosofo, medico, scienziato, poeta agrigentino. Una leggenda lo dice morto vittima del cratere dell’Etna. Teorizza uno sfero primitivo formato da quattro elementi ( aria, acqua, fuoco, terra ) in cui agiscono in implacabile contrasto due forze, amore e odio.

ENNA, VICO

Capoluogo di provincia. Antico villaggio siculo e colonia greca fin dal sec. VII a.C., divenne presto centro importante (battè moneta nel V sec.) tanto da attirare le mire di Siracusa. Caduta sotto i Cartaginesi, venne liberata da Pirro nel 277, quindi passò sotto il dominio di  Roma, alla quale si ribellò durante la seconda guerra punica. Per le devastazioni subite in seguito ad altre ribellioni, andò man mano decadendo, ma conservò importanza religiosa, per il culto di Demetra. Durante il Medioevo fu importante fortezza; passò ai Bizantini, agli Arabi (859) e nel 1087 venne occupata da Ruggero d’Altavilla. Residenza favorita degli Svevi e degli Aragonesi, fiorì nei secoli XVI - XVII come centro agricolo e minerario. Nel secolo XVIII decadde, ma risorse nel secolo seguente, quando partecipò attivamente alle rivoluzioni del 1820 e del 1848. Detta dai Romani Castrum Hennae e dagli Arabi Casr Ianna, conservò il nome di Castro Giovanni fino al 1927 quando fu eretta a capoluogo di provincia.

ESPERIA, VIA Il nome è di incerta origine.

ETNA, VIA

Il nome della via viene dato verso la metà del secolo scorso, ma è Via Etnea e non Via Etna. Si mantiene poiché il toponimo è molto radicato.


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